ANDRIA: rapine a portavalori, sequestrati beni per 300mila euro a 46enne

Andria: rapine a portavalori, sequestrati beni per 300mila euro a 46enne

Andria (Bat), 9 ago. (LaPresse) - I carabinieri del comando provinciale di Bari, a conclusione dell'attività investigativa che aveva già portato alla confisca di un patrimonio di un milione di euro, hanno eseguito un ulteriore decreto di confisca penale diretta, emesso dalla Corte di Appello, Terza sezione penale di Bari su richiesta della Procura Generale della Repubblica di Bari, a carico Carmine Fratepietro , 46 anni, già condannato per riciclaggio, ricettazione, rapina ai danni di portavalori e porto illegale di armi.Il valore del patrimonio, formalmente intestato alla compagna, è stimato in oltre 300 mila euro ed è rappresentato dagli arredi delle due ville già sottoposte a confisca lo scorso 9 luglio, ad Andria (Bat).Il provvedimento della Corte di Appello di Bari accoglie la proposta della Procura Generale della Repubblica di Bari, che in considerazione delle condanne definitive dell'indagato, ha formulato la richiesta sulla base dell'attività eseguita dal personale del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bari, distaccato presso la Procura Generale e di ulteriori accertamenti patrimoniali effettuati dalla Sezione specializzata del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Bari che hanno ricostruito gli introiti dell'intero nucleo familiare. Fratepietro è accusato di aver fatto parte del commando paramilitare composto da circa 10 persone che il 29 febbraio 2016 assaltò un furgone portavalori, sulla strada statale 16 nei pressi di Trinitapoli, che trasportava circa 3 milioni di euro destinati ad uffici postali ed istituti di credito. Il colpo, che durò appena 5 minuti, fruttò al gruppo criminale 725 mila euro, perché entrò in funzione il congegno di sicurezza che saturò il vano di carico con una schiuma. I malviventi si garantirono la fuga occupando le vie di accesso al luogo della rapina con auto e mezzi pesanti rubati ed incendiati nonché asfaltando la strada con decine di chiodi artigianali a quattro punte. E' stato anche condannato per aver partecipato, il 4 dicembre 2016, insieme ad altre 15 persone, nel comune di Caraffa (Cosenza) e con il benestare delle ndrine calabresi, all'assalto presso il caveau di una società di vigilanza, con l'utilizzo di una ruspa dotata di martello pneumatico che consentiva di rubare 8,5 milioni di euro.È stato condannato per un altro assalto a un furgone portavalori, avvenuto il 19 ottobre 2015 a Bari, nei pressi della strada statale 16, dove insieme a 15 persone, travisati ed armati kalashnikov, sono stati portati via centinaia di migliaia di euro da un furgone diretto alla Banca d'Italia per depositare il denaro prelevato da diversi istituti di credito. Fonte LaPrese 09 AGO 24

Criminalita': confisca 300 mila euro a pluripregiudicato Andria 

AGI - Andria, 9 ago. - I carabinieri hanno eseguito un decreto di confisca penale diretta, su richiesta della procura generale di Bari, nei confronti del pluripregiudicato 46enne di Andria Carmine Fratepietro, a seguito delle condanne subite per riciclaggio, ricettazione, rapina e porto illegale di armi. Nei confronti dell'andriese fu gia' eseguita la confisca del patrimonio, pari a un milione di euro. Il valore del patrimonio sottratto alla disponibilita' dell'interessato, formalmente intestato alla compagna, e' stimato in oltre 300 mila euro ed e' rappresentato dagli arredi lussuosi rinvenuti all'interno delle due ville gia' sottoposte a confisca lo scorso 9 luglio, ubicate nell'agro di Andria. Il provvedimento, emesso dalla Corte d'Appello di Bari, si basa sull'attivita' svolta dal personale del Nucleo polizia economico-finanziaria di Bari, e di ulteriori accertamenti patrimoniali effettuati dai carabinieri che hanno ricostruito gli introiti dell'intero nucleo familiare, fornendo cosi' un corposo quadro probatorio in ordine alla provenienza illecita della sua ricchezza e che costituirebbe il compendio soprattutto di rapine a portavalori. L'operazione ha colpito, per equivalente, anche i beni che Fratepietro risulta possedere in misura sproporzionata ai redditi dichiarati. Carmine Fratepietro, in particolare, e' noto per aver fatto parte del commando paramilitare composto da circa 10 persone che il 29 febbraio 2016 assalto' un furgone portavalori, sulla strada statale 16 nei pressi di Trinitapoli, che trasportava circa 3 milioni di euro destinati ad uffici postali ed istituti di credito. Il colpo, che duro' appena 5 minuti, frutto' al gruppo criminale "solo" 725 mila euro, perche' entro' in funzione il congegno di sicurezza che saturo' il vano di carico con una schiuma. I malviventi si garantirono la fuga occupando le vie di accesso al luogo della rapina con auto e mezzi pesanti rubati ed incendiati nonche' asfaltando la strada con decine di chiodi artigianali a quattro punte. E' stato anche condannato per aver partecipato, il 4 dicembre 2016, insieme ad altre 15 persone, nel comune di Caraffa (Cz) e con il "benestare" delle "ndrine" calabresi, all'assalto presso il caveau di una societa' di vigilanza del luogo, con l'utilizzo di una ruspa dotata di martello pneumatico che consentiva di rubare 8,5 milioni di euro. Ed ancora e' stato condannato per un altro assalto ad un furgone portavalori, avvenuto il 19 ottobre 2015 a Bari, nei pressi della strada statale 16, dove insieme a 15 individui, travisati ed armati kalashnikov, asportavano centinaia di migliaia di euro da un furgone diretto alla Banca d'Italia per depositare il denaro prelevato da diversi istituti di credito. Fonte AGI 09 AGO 24 

Riciclaggio e ricettazione, confiscati beni a 46enne di Andria Il provvedimento eseguito dai carabinieri

ANDRIA, 09 AGO - Beni per un valore complessivo di 300mila euro sono stati confiscati al 46enne di Andria, Carmine Fratepietro, condannato per riciclaggio, ricettazione, rapina e porto illegale di armi. Il provvedimento di confisca, emesso dalla Corte di Appello di Bari, è stato eseguito dai carabinieri e riguarda gli arredi di lusso delle due ville, entrambe ad Andria, già sottoposte a confisca lo scorso 9 luglio. All'uomo sono stati confiscati complessivamente beni per oltre un milione di euro considerati non solo sproporzionati rispetto ai redditi dichiarati dal 46enne e dalla sua famiglia ma anche provento di attività illecita, soprattutto di rapine ai portavalori. Secondo quanto accertato dalle indagini, Fratepietro sarebbe stato parte attiva di tre assalti a mezzi blindati e banche. Il primo risale all'ottobre 2015 quando insieme ad altre 15 persone, tutte armate e munite di kalashnikov, avrebbe rapinato a Bari un furgone diretto alla sede barese della Banca di Italia. Con altre 10 persone il 29 febbraio 2016, avrebbe assaltato un furgone portavalori che percorreva la statale 16 vicino Trinitapoli, riuscendo a portare via in cinque minuti 725mila euro dei tre milioni trasportati dal mezzo e destinati a banche e Poste. Un colpo andato a buon fine perché il gruppo per fuggire usò auto e mezzi pesanti, risultati rubati, che dati alle fiamme bloccarono la strada alle forze dell'ordine assieme alle decine di chiodi artigianali a quattro punte lasciati sull'asfalto. Il 46enne, inoltre, avrebbe fatto parte del gruppo di 15 persone che nel dicembre di 8 anni fa avrebbe assaltato il caveau di una società di vigilanza di Caraffa, nel Catanzarese, usando una ruspa con martello pneumatico. Il colpo fruttò 8,5 milioni di euro. Fonte ANSA  2024-08-09