Le Autorità facciano chiarezza a Bari e Catania

Lunedì, 13 Maggio 2024 10:21

PEGASO SECURITY S.P.A. IN SICILIA E CALABRIA Le Autorità facciano chiarezza

Spesso i disastri sono annunciati e l’incontrollata espansione della pugliese Pegaso Security S.p.a., azienda del ramo della sicurezza privata, in Sicilia e Calabria ha tutte le caratteristiche per riuscire tale. In questi casi, a pagare il prezzo più duro, se le Autorità non intervengono in via preventiva, sono sempre i lavoratori.

È per questo che il 5 maggio scorso il SAVIP, a seguito del trionfale annuncio di “definitiva acquisizione del ramo d’azienda” della catanese ETNA Police S.r.l. da parte della Pegaso (diffuso il precedente 24 aprile dall’Amministratore della Pegaso, Carlo De Nigris), ha inviato una circostanziata lettera ai Ministeri delle imprese e del made in Italy e del lavoro e delle politiche sociali, ai Presidenti delle Regioni Sicilia e Calabria, a quindici Prefetture e ad altrettante Questure, all’INPS, agli Ispettorati del lavoro e alla Guardia di Finanza.

Gli indici di anomalia dell’operazione sono molti e si rilevano direttamente dallo stesso, trionfale comunicato della Pegaso alle medesime Autorità: dalla decorrenza degli effetti dell’atto (19 aprile 2024 e non il 1 maggio 2024) alla sua natura di affitto quinquennale e non di cessione (come invece dichiarato); dal forte indebitamento e perdita di esercizio della società cedente (Etna Police S.r.l.) alla più volte contestata incapacità della cessionaria. Pegaso Security, di adempiere puntualmente le sue obbligazioni con i lavoratori; dall’espressa esclusione della cessione dei debiti aziendali (che, compresi quelli vantati dai lavoratori, restano in capo all’Etna Police) a una cauzione oggi del tutto inadeguata versata dalla Pegaso per le sue obbligazioni (200 mila euro, secondo la licenza rilasciata dal Prefetto di Bari, che, per il numero di Guardie dipendenti - 800 dichiarate sul sito aziendale più le nuove 156 dell’Etna Police - dovrebbe per legge almeno essere di 364 mila euro).

Non è un caso, allora, che con antisindacale elusione degli obblighi di legge, l’affitto del ramo d’azienda non sia stato preceduto dalle previste informazioni e consultazioni con i Sindacati, una sede nella quale questi e altri indici di anomalia sarebbero emersi. E nella quale avremmo preteso le necessarie garanzie per i lavoratori.

Ci attendiamo, allora, che i Prefetti di Bari e Catania e tutte le altre Autorità mettano subito sotto una lente d’ingrandimento questa operazione, per non dovere, in un prossimo futuro, incontrarli esordendo con un “lo avevamo detto”. 

Roma 12 maggio 2024

                                                                                       IL SEGRETARIO NAZIONALE

                                                                                              Vincenzo del Vicario

 

Pegaso Security rileva Etna Police e si espande in Sicilia e Catania, SAVIP: “Autorità facciano chiarezza” Fonte Quinto Potere >>>

 

Pubblicato in In evidenza