Un contratto fermo da sette anni e condizioni di lavoro che, in assenza di controlli efficaci e di interlocutori pubblici qualificati, sono divenute oggettivamente insostenibili. Basterebbe la necessità di un contratto decente e di uno Stato che funzioni per giustificare lo sciopero del 2 maggio, cui il SAVIP, con i suoi lavoratori, convintamente aderisce.
Le irricevibili condizioni per il rinnovo del contratto dettate dalla controparte datoriale, infatti, mettono indietro di 30 anni le lancette dell'orologio.
In un contesto nel quale il lavoro notturno, gli straordinari e l'esorbitante esposizione al rischio sono stati causa della morte o di gravi infermità per molti Colleghi, i datori di lavoro chiedono sempre più mano libera, volendo imporre i loro interessi sulla dignità e sulla sicurezza delle Guardie Giurate.
E tanto accade in un settore che da anni va sempre più a fondo perché né l'Amministrazione della pubblica sicurezza né la rete degli Ispettorati del Lavoro né l'Autorità giudiziaria riescono più a controllare la regolarità dei servizi di sicurezza privata: bancarottieri e sfruttatori, lasciati liberi di inquinare il mercato e di fare concorrenza sleale, sono così continua fonte di gravi danni per i lavoratori, per le casse dello Stato e per la collettività.
Roma, 2 maggio 2022
IL SEGRETARIO NAZIONALE
Vincenzo del Vicario